venerdì 2 marzo 2012

MARIO MONTI: APPELLO ALLA SICUREZZA SUL LAVORO E VIA LA NORMA CHE CANCELLA I CONTROLLI.

Lavoratori, addetti alla sicurezza, medici del lavoro. Sono a tutto campo le adesioni alla campagna che chiede al governo di rivedere le norme del decreto semplificazioni (DL 5/2012) che allentano i controlli a tutela della sicurezza nei luoghi di produzione. 

L'iniziativa, lanciata da Marco Bazzoni, operaio metalmeccanico e rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza di Firenze, punta l'indice in particolare contro l'articolo 14 "che depotenzia in maniera spudorata i controlli per la salute e la sicurezza sul lavoro" sopprimendo o riducendo le verifiche "per le imprese in possesso del certificato di qualità Iso-9001 o altra appropriata certificazione emessa, a fronte di norme armonizzate".

"In pratica - denunciano ancora i sottoscrittori della petizione - d'ora in poi basterà avere un certificato UNI ISO-9001 o UNI ISO-14001 o BS OHSAS 18000 per vedere soppressi, o forse ridotti, tutti i controlli della pubblica amministrazione, tranne che in materia fiscale e finanziaria" anche se "le certificazioni UNI ISO-9001 o UNI ISO-14001 niente hanno a che vedere con la tutela della sicurezza sul lavoro, ma sono relative la prima al sistema qualità (del prodotto finito), la seconda alla tutela dell'ambiente".

Secondo Bazzoni e gli altri firmatari "tali certificazioni non vengono assegnate da organi statali o sovranazionali di controllo, ma da aziende private che devono essere solo autorizzate dal ministero del Lavoro (...) non tanto sulla base di verifica
della loro reale professionalità, ma soprattutto sulla base del potere politico ed economico che possono dimostrare".

Queste misure hanno già suscitato forti contestazioni, sia in Parlamento che in ambienti sindacali.  Antonio Boccuzzi, l'unico operaio superstite del rogo delle acciaierie Thyssen Krupp del dicembre 2007 e oggi deputato del Pd commenta così: "Leggere questo articolo del decreto scatena delle sensazioni forti e dolorose e il solo pensare che sia sufficiente essere certificati per evitare dei controlli è francamente inaccettabile. Un dramma come quello degli infortuni sul lavoro non lo si può affrontare andando nella direzione sbagliata". Contraria anche l'Aitep, l'associazione italiana dei tecnici della prevenzione.

Altro punto fortemente contestato è il comma 4, lettera d, che introduce la "collaborazione amichevole con i soggetti controllati al fine di prevenire rischi e situazioni di irregolarità". "Come far capire al governo, che chi controlla deve per la natura stessa del suo ruolo creare intralcio, guardare negli angoli bui, chiedere conto anche delle minuzie?", si legge ancora nell'appello, che conclude: "L'articolo 14 del decreto semplificazioni non va modificato come molti chiedono, ma semplicemente cancellato. E' in gioco la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro".

0 commenti:

Posta un commento