domenica 30 settembre 2012

Rincari luce e gas: da Domani 1° ottobre, bollette piu' salate.

Arrivano i nuovi rincari e nuove stangate delle bollette dal primo ottobre. Gli aumenti saranno annualmente e pagheremo 14 euro in più per il gas e 7,6 euro per l'energia elettrica. Tutta Colpa degli aumenti inaspettati del prezzo del petrolio, infatti come abbiamo potuto notare in quest'ultimo periodo il carburante e' stato sempre in oscillazione, fa sapere l'Authority per l'energia, che portano il gas a +1,1% e l'energia a +1,4%. Rincari purtroppo che andranno ad intaccare le tasche degli italiani, basti pensare infatti che l'ultimo aumento è recente, parliamo infatti di giugno scorso. L'Authority aveva portato il gas a un rincaro del 2,6% e la luce a +0,2%. Ma con il petrolio che negli ultimi tre mesi è aumentato del 20%, a quanto pare, non si poteva fare diversamente.
Il bicchiere mezzo pieno? L'applicazione del nuovo metodo di aggiornamento della quota energia (Qe), approvato a giugno dall'Autorità, ha evitato che alla vigilia dell'autunno - quando cioè i consumi di gas sono destinati ad aumentare - il rincaro potesse essere dell'1,7%, con un esborso di 21 euro in più annuali per le famiglie.
Grazie al nuovo meccanismo, il prezzo della materia prima gas è stato determinato con un mix di contratti di importazione di lungo periodo e una quota crescente di mercato spot, attualmente più favorevole per i consumatori. E' prevista una nuova fase di riforma della Qe, già annunciata in Relazione Annuale e operativa dai primi mesi del 2013, che dovrebbe portare a ribassi del prezzo delle forniture di gas alle famiglie.

sabato 29 settembre 2012

Silvio Berlusconi mette il suo zampino a striscia la notizia. Sara' stato un premio del nostro ex-premier a qualche Velina . . . ???

Da meno di una settimana sono state elette veline, iniziando cosi' il suo debutto sul bancone di “Striscia la notizia” e' gia' tutte e due sono sull'onda del Gossip. Il suo nome e' finito nell’occhio del ciclone ben due volte: è Giulia Calcaterra, la “bionda”, che insieme ad Alessia Reato si è aggiudicata la corona di Velina per la prossima stagione televisiva del tg satirico.
Anche la bruna, in verità, non se la passa bene: la ragazza, infatti, subito dopo l’elezione è stata accusata di essere raccomandata da Silvio Berlusconi in persona. Si dice che la Velina avesse preso parte ad uno dei suoi festini, che organizzava nella sua lussuosa villa ad Arcore, allietate da tante belle donne famose, compresa la stessa velina. Infatti essendo la piu' giovane, era la mascotte della villa ma specialmente del nostro tanto amato ed invidiato Silvio Berlusconi. Quindi si pensa che il Cavaliere abbia voluto ricompensare la ragazza con un bel posticino di lavoro, amato da tante belle ragazze che magari vorrebbero  ballare sul bancone di striscia . . . onestamente. Per Giulia Calcaterra, invece, la questione è diversa. La velina dapprima è finita nel mirino degli animalisti, per una foto del suo cane venuta fuori dal suo profilo Facebook: l’animale, di cui la ragazza voleva disfarsi, appariva nello scatto molto denutrito e con al collo un cappio molto stretto.

E anche lo scandalo del giorno ha per oggetto delle foto, ma stavolta la protagonista è la stessa Giulia. Sul web, infatti, sono reperibili molti scatti che ritraggono la Calcaterra in lingerie e in pose spesso provocanti. Tra tanga e perizomi, la ragazza appare molto sensuale e spesso mostra un lato B da urlo. Tra le tante, però, quella che maggiormente fa discutere, è una foto che la ritrae completamente nuda, con solo una mano a coprire le parti basse e il seno completamente scoperto.Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Ma chissà cosa penserà Antonio Ricci di tutta questa storia: il sudato posto sul bancone di Striscia è forse messo a rischio da tutte queste polemiche? Di certo, questi sono tutti segni di quanto poco siano amate dal pubblico queste due nuove Veline. Tra l’altro, cosa non da poco, una delle cose che salta maggiormente agli occhi negli scatti hot di Giulia Calcaterra (se si riesce ad andare al di là delle nudità, ovviamente!) è il colore dei suoi capelli: la velina bionda, infatti, in realtà è castana!

sabato 22 settembre 2012

Ultimissime: Finalmente una buona notizia . . . !!! La maria come medicina . . .

Forse finalmente una buona notizia per qualcuno. Il Veneto diventa la terza regione italiana a riconoscere la valenza terapeutica dei derivati dalla cannabis accogliendo le disposizioni ministeriali del 2007 che avevano riconosciuto l'efficacia della cannabis ad uso medico. Dopo la Regione Toscana, la prima in assoluto nel nostro Paese, e la Liguria, anche il Consiglio Regionale del Veneto martedì scorso ha dato il via libera alla distribuzione gratuita, negli ospedali e nelle farmacie, di farmaci e preparati galenici a base di cannabinoidi che spesso si sono rivelati fondamentali per alcune patologie. Nonostante i precedenti è stata comunque una decisione difficile e complicata con numerose modifiche al testo iniziale varato dalla commissione sanità della Regione, soprattutto perché la legge rischiava di essere impugnata dal Governo. Ad ogni modo la nuova normativa, approvata all'unanimità, prevede l'avvio sperimentale della distribuzione gratuita di questo tipo di farmaci negli ospedali e nelle farmacie del Veneto, previa prescrizione medica e un programma terapeutico per i pazienti. Ma il Consiglio regionale veneto è andato oltre valutando il fatto che ad oggi in Italia non esistono produttori di questi farmaci che quindi devono essere importati dall'estero con lunghe attese e costi elevati.

Avviata anche fase sperimentale di produzione dei farmaci - Per evitare spese onerose e lungaggini inutili  nella nuova legge regionale infatti si prevede insieme alla distribuzione anche una fase sperimentale di produzione diretta degli stessi farmaci, da attuare tramite convenzione con il Centro per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (Cra) di Rovigo e lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Si sancisce così l'istituzione di apposite area di ricerca per la coltivazione agricola e la produzione dei medicinali al fine di poter acquistare direttamente e al prezzo di costo i cannabinoidi ad uso terapeutico.  Per il momento la Regione veneto ha stanziato 100mila euro di fondi per avviare la sperimentazione nel 2012, anche se per il futuro certamente i fondi dovranno essere più cospicui per assicurare la gratuità dei farmaci. Ad ogni modo per far partire la complessa procedura e rendere operative tutte queste misure si attende una delibera attuativa della giunta regionale.

Crisi Economica: I disoccupati nel 2013 rischiano di superare il 12%.

Ormai alle brutte notizie sembra non esserci mai fine. La crisi economica che affligge il nostro paese sembra prendere piu' piede e a dimostrarcelo e la revisione al ribasso delle stime sull'andamento dell'economia - il PIL per  intenderci - si annunciano tempi ancora più duri per l'occupazione. All'inizio il governo Monti prevedeva un -1,2% per il PIL 2012, e un +0,5% nel 2013. Su questa base prevedeva una disoccupazione al 9,3% nel 2012, e al 9,2% nel 2013.
Ora lo scenario è cambiato e le stime dell'Esecutivo stanno in pratica allineandosi a quella della Confindustria e del suo Centro Studi: PIL in calo del 2,4% nel 2012 e dello 0,6% nel 2013. Due anni direcessaione che dovrebbero lasciare vuoti molto più ampi nel campo dell'occupazione: 10,7% nel 2012 e addirittura 12,1% nel 2013. C'è da sperare che per una volta si sbaglino.
Comunque è ora che si torni a fare qualcosa di concreto sulla crescita. Delle parole ormai siamo stufi. Nuovi cambiamenti di governo dove si promettono miracoli, ma poi niente di fatto. Forse davvero ci sarebbe bisogno di un vero e proprio colpo di stato, dove noi cittadini dovremmo ribellarci con le nostre forze e dire basta alle ingiustizie e le sopraffazioni del governo, perche' chiunque andra' al potere, di questi politici prendera' le redini del suo predecessore.

Il pranzo dei Deputati: dal 2014 sara' tutto a loro carico.

Oggigiorno, con la crisi economica che affligge il nostro paese, mangiare, si sa, è da sempre un costo molto impegnativo per le famiglie italiane, che spesso affollano i discount alla ricerca di prodotti a basso costo con un minimo di qualità. Le alternative sono due: o si va sempre a mangiare dalla mamma (ma forse non è il caso...) oppure si va alla Camera dei Deputati, dove si pagà solo la metà del pranzo. L'altro 50%, infatti, è gentilmente offerto dalla stessa Camera, con soldi ovviamente pubblici. I costi? Ridotti ma mi ca tanto. Sono venti euro per un pasto completo a carico del deputato, con altri 18 che arrivano direttamente da Montecitorio. Al di là che si potrebbe discutere anche il costo (38 euro per un pranzo sembrano un po' esagerati...) ma sicuramente siamo di fronte ad un altro abuso e spreco di denaro pubblico.

Ora, però, si cambia registro (forse): i questori del Palazzo hanno infatti approvato una delibera che dovrebbe entrare in vigore dal 2014. In sostanza questo provvedimento è volto ad affidare in concessione il servizio di self service che dovrà prendere il posto dell'attuale ristorante, di certo non a buon mercato.
Fin qui tutto bello, ma ecco arrivare la tanto famigerata burocrazia italiana. Serve tempo, dunque il provvedimento non entrerà in vigore prima del 2014; la stima è di "un risparmio annuo di 2,5 milioni di euro" come riporta la delibera del collegio dei questori del 12 settembre: "Il sistema di compartecipazione al prezzo del pasto sarà rivisto - si legge ancora - prevedendo in ogni caso, per i deputati, che il pagamento delle consumazioni presso il self service sia a totale carico degli stessi".
Risotto alla pescatora, salmone con patate lesse e bevanda a 20 euro; oppure un filetto, un contorno e una frutta. 5 euro per pasta con vongole e bottarga e così via. Certo è che, per la ristorazione, ad oggi a bilancio c'è una cifra monstre: 3,5 milioni di euro. È ora di dare un taglio: ai pasti, alle sovvenzioni e alle spese inutili.

giovedì 20 settembre 2012

Inps: 200.000 pensionati devono restituire alla previdenza la quattordicesima.

Mancava solo questa in Italia . . . .Brutta notizia per duecentomila pensionati - su un totale di circa 14 milioni -: dovranno restituire la quattordicesima che avevano indebitamente percepito nel 2009. E in futuro potrebbero essere costretti a restituire le quattordicesime relative agli anni successivi.
Si tratta di togliere somme comprese tra i 300 e i 500 euro ad anziani che avevano già pensioni misere - sotto i 650 euro al mese per intenderci... E in questo modo l'INPS intende recuperare 80 milioni di euro.

Il problema è che la quattordicesima viene pagata sulla base di autodichiarazioni, ma i dati forniti vengono poi verificati dall'INPS quando l'Agenzia delle Entrate rende disponibili i redditi di un certo anno. E dai controlli fatti sembra che queste persone avessero un reddito superiore a quello che avevano presentato nelle autodichiarazioni, troppo alto per godere di questo emolumento aggiuntivo.

Ciò significa che, a partire da novembre, chi rientra in questa categoria si vedrà decurtata la pensione in media di 31 euro al mese per un anno. Per anziani che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese rappresenterebbe una batosta... In ottobre i pensionati che dovrebbero restituire la quattordicesima dovrebbe ricevere una lettera dell'ente pensionistico. Per chi non vuole aspettare sarebbe meglio rivolgersi nei prossimi giorni agli uffici INPS più vicini.

mercoledì 19 settembre 2012

Politica e cancellazione degli scatti: ecco a quando possono arrivare gli stipendi a Palazzo Madama.

Dipendenti del Senato pronti a tutto pur di difendere gli scatti di anzianità. Si teme infatti che vengano aboliti, cosa accaduta agli statali già 20 anni fa. Ma non a chi lavora a Palazzo Madama, che mediamente riesce persino a quintuplicare lo stipendio, prendendo 149.300 euro, il quadruplo di un dipendente dello Stato. Fu Craxi, nel 1984, a iniziare l'opera di abolizione degli scatti; Amato completò l'opera con il Decreto legislativo n. 29 del 3 febbraio '93. Sono rimasti soltanto quelli per chi lavora nella scuola (ma il primo scatto, dopo due anni, è stato abolito).

In Senato, come detto, è rimasto lo scatto: così, in 40 anni, lo stipendio annuo lordo di un "assistente parlamentare", il livello più basso, quello dei commessi, può crescere da 38.059 a 159.729 euro moltiplicandosi per 4,2 volte. Quello dei coadiutori da 46.678 a 192.446. Quello dei segretari da 56.766 a 255.549. Quello degli stenografi da 67.390 a 287.422. Ma il top della progressione spetta ai consiglieri parlamentari, la cui retribuzione può passare da 85.415 a 417.037 euro, lievitando di quasi cinque volte. Dati delle buste paga del 2008.
Oggi pomeriggio, per difendere questi privilegi, i dipendenti si ritroveranno all'assemblea organizzata dalla Cgil. I lavoratori di Palazzo Madama sono davvero disposti ad alzare le barricate per continuare a guadagnare quello che nessuno dei comuni mortali probabilmente riuscirà a vedere mai?

martedì 18 settembre 2012

La vendetta di Silvio Berlusconi: "se e' possibile voglio abolire l'IMU"

Silvio Berlusconi è ritornato sulla scena - anche se rispetto al passato sembra un altro. Davanti ai lettori del Giornale, a bordo della nave Msc Divina, è stato intervistato da  Alessandro Sallusti. Come tutti - o quasi - sanno ha annunciato che in caso di vittoria alle prossime elezioni del PDL, loro aboliranno l'IMU, e che "le norme del fiscal compact impediscono la crescita". Cosi' come fece con l'ICI, che dopo tante lotte riusci' nel suo intendo levando la tassa comunale, cosi' ora riparte dall'IMU.
Diciamolo subito: abolire l'IMU nel 2013 è impossibile. A meno di tagliare la spesa di una ventina abbondante di miliardi di euro, oltre alle manovre che potrebbero essere necessarie nel prossimo futuro... Al massimo si potrà arrivare - ma ho qualche dubbio pure su questa possibilità - ad un'esenzione per i proprietari della prima casa. Lo sa Berlusconi e lo sanno anche quelli del suo partito, tanto è vero che Angelino Alfano si è affrettato a limare le dichiarazioni del suo datore di lavoro.
Diverso il discorso per il Fiscal Compact. Provvedimento probabilmente necessario per arginare la speculazione finanziaria, sarebbe da riformare se non da cancellare una volta che la situazione economica tornasse al bello. A meno che non si voglia rendere la politica ancora più succube dell'economia e della finanza.

venerdì 14 settembre 2012

Imu: 2^ rata cosa fare per l'esenzione. Riduzioni e adempimenti.

 Su circa 16 milioni di contribuenti che a giugno 2012 hanno versato l'imposta municipale sull'abitazione principale, solo il 5,5%, ha deciso di dilazionare in tre tranches il versamento dell'imposta: prima rata a giugno, ulteriore acconto a settembre, saldo a dicembre.

L'importo medio da versare all'Erario entro il prossimo 17 settembre sarà pari a 131 euro.

Ma vediamo per tipologia di immobile gli adempimenti ed eventuali esenzioni e riduzioni, per l'abitazione principale non c'è l'obbligo dichiarativo, neanche in caso di applicazione della maggiorazione della detrazione di 50 euro per i figli conviventi. Se i coniugi hanno residenze distinte nello stesso comune, le agevolazioni Imu si applicano solo in favore di uno dei due immobili e va presentata la dichiarazione dell'unità agevolata. In caso di separazione, va inoltre dichiarata l'ex casa coniugale, da parte del coniuge a cui è stata assegnata. E' consigliato dichiarare sempre le pertinenze, se autonomamente accatastate e in presenza di 2 unità contigue, accatastate separatamente, solo una delle due beneficia delle agevolazioni.
E' sempre richiesta la dichiarazione delle case locate, in quanto la legge consente ai comuni una riduzione di aliquota fino allo 0,4 %. Sussiste l'obbligo dichiarativo anche per le ipotesi in cui il comune non si sia avvalso di tale facoltà e non abbia quindi deliberato alcuna aliquota ridotta. La denuncia dovrà essere presentata anche in caso di locazioni precedenti al 2012.

Le compravendite di immobili non devono essere dichiarate, perché transitano dal Mui (modello unico informatico) attraverso il sistema notarile. Lo stesso vale per le successioni di immobili, che vengono trasmesse ai comuni dall'agenzia delle Entrate. Diversamente l'acquisto di aree edificabili va denunciato: il contribuente deve dichiarare il valore di mercato dell'area al 1° gennaio dell'anno di riferimento. L'area edificabile va dichiarata anche per gli anni successivi a quello di acquisto, solo se ne è variato il valore.
Per le case inagibili o inabitabili (a patto che lo stato sia accertato con perizia dell'Ufficio tecnico comunale), l'imponibile è ridotto alla metà.
L'imponibile viene ridotto alla metà anche per gli immobili d'interesse storico artistico.
Sono esenti da Imu i fabbricati rurali in comuni montani o parzialmente montani. Sono tassati anche i terreni incolti, eccetto quelli situati in comuni collinari o montani.
Devono invece essere sempre dichiarati i beni d'impresa e dei soggetti Ires, perché la legge prevede la facoltà dei comuni di deliberare aliquote ridotte sino allo 0,4%

Politica ed Economia: i nostri paperoni del governo. Chi sono e quando guadagnano.

Oggigiorno si parla spesso dei cosiddetti 'costi della politica', degli sprechi nel governo, dei tagli o ancora  meglio: dei 'costi della casta'. Ma la vera novità sta nel calcolo dei guadagni degli esponenti politici, rapportati ai loro anni di permanenza in Parlamento: si parla infatti di ben 291,35 milioni di euro.
I media parlano di veri e propri "centosauri" e anticipa il contenuto delle tabelle che il senatore dell'Idv Stefano Pedica distribuirà oggi alla stampa.

Chi ha resistito più a lungo ciclo è Beppe Pisanu, Pdl, presidente della Commissione parlamentare antimafia: ha totalizzato 38 anni e 88 giorni, e 5,5 milioni. In fondo alla lista invece c'è Tiziano Treu, del Pd (16 anni e 96 giorni, e 2,34 milioni).
Pier Ferdinando Casini, leader Udc, e Gianfranco Fini, Fli, attuale presidente della Camera, sono entrambi in Parlamento da 29 anni e 32 giorni e hanno guadagnato 4,18 milioni.
Renato Schifani, presidente del Senato, è a quota 2,34 milioni, ma nell'elenco ci sono anche Massimo D'Alema (23 anni e 125 giorni, e 3,36 milioni), Umberto Bossi (21 anni e 124 giorni di presenza, e 3,07 milioni), Silvio Berlusconi (18 anni e 120 giorni, e 2,64 milioni).

sabato 8 settembre 2012

Gossip: muore l'uomo piu' vecchio d'Europa a 111 anni.


A 111 anni è morto “zio Quico”, era l’uomo più anziano d’Europa.
Il più anziano d’Europa era il signor Francisco Fernandez Fernandez, uno spagnolo che sulla carta d’identità vantava, alla voce sulla data di nascita, un bel 24 luglio 1901. Era nato più di un secolo fa, appena qualche settimana fa aveva spento 111 candeline. Conosciuto da tutti come lo zio Quico, il vecchietto record d’Europa è morto nel suo villaggio natale, Pinilla de la Valderia, nella provincia di Leon. La notizia è stata riportata da diversi media spagnoli che oggi salutano l’anziano signore e riportano le testimonianze dei suoi familiari. Il racconto che ne viene fuori è quello di un uomo che poteva narrare ai suoi nipoti diverse delle storie importanti del suo Paese, vissute tutte sulla sua pelle: dalla guerra civile alla dittatura di Franco, dall’industrializzazione al ritorno della democrazia in Spagna, e che per tutta la vita aveva vissuto a contatto con la natura, facendo il pastore, l’agricoltore e il tagliaerba.


Cibi naturali e una tazza di caffè al giorno - Quando lo scorso luglio aveva compiuto 111 anni, aveva riunito tutta la famiglia per festeggiarlo. Una famiglia abbastanza numerosa dato che zio Quico lascia cinque figli, otto nipoti, 14 bisnipoti a per ultima anche una trisnipote.  Da quanto raccontano i suoi parenti il signor Francisco non aveva particolari problemi di salute, è stato un suo bisnipote a dire che stava bene quando insieme hanno festeggiato l’ultimo compleanno. Qual era il segreto della sua longevità? A quanto pare mangiava solo cibi naturali e non rinunciava ad una tazzina di caffè ogni giorno.

Economia: addio contanti, per il pagamento superiore a 50 euro ricorreremo al bancomat. Sara' una giusta cosa o no . . . !!!

Era previsto, ma non cosi' presto, probabilmente i contanti non esisteranno più, ma pagheremo tutti con carta di credito o bancomat, una modalità che serve sicuramente da ostacolo all'evasione fiscale. Ma deve essere a nostro avviso un percorso graduale, soprattutto per facilitare chi non ha dimestichezza nei pagamenti elettronici, come le persone più anziane. Lo fa notare anche la Federconsumatori commentando la proposta del governo di rendere obligatorio, dal primo luglio del 2013, per gli importi superiori a 50 euro il pagamento con il bancomat.

"Troviamo esagerata" - spiega l'associazione -  "la soglia relativa al pagamento con moneta elettronica: seppure richiediamo da anni la piena tracciabilità dei pagamenti, misura utile nella lotta all'evasione, il limite di 50 Euro per il pagamento in contanti risulta eccessivamente basso" - e chiede - "per agevolare soprattutto le persone anziane, in molti casi ancora poco pratiche del pagamento con carta, chiediamo si innalzi tale soglia ad almeno 100 Euro".
La Federconsumatori chiede giustamente "l'azzeramento di tutte le commissioni a carico dei cittadini che dovranno pagare con carta" spiegando che "non è tollerabile trasformare un'operazione contro l'evasione fiscale in un regalo alle banche, per questo bisogna agevolare anche i piccoli commercianti e artigiani ancora non muniti di bancomat, le cui spese inevitabilmente ricadranno sui prezzi e sulle tariffe applicate ai cittadini". Comunque il mio parere potrebbe essere, che chi vuole evadere le tasse, lo fara' lo stesso, magari il facile e continuo pagamento con il bancomat, vista la piccola soglia di pagare in contanti di 50 euro, potrebbe essere un discapito a sfavore delle banche, eliminando le spese di commissione, viste le notevoli transazioni che verranno eseguite.

venerdì 7 settembre 2012

Crisi Economica: Lo spread secondo la Banca d'Italia ed il costo del denaro nei paesi Europei.

Secondo uno studio pubblicato dalla Banca d'Italia, lo spread "naturale" tra i titoli di stato italiani e tedeschi dovrebbe essere solo di duecento punti. L'insieme dei dati macroeconomici e fiscali dei due paesi non giustifica il presente divario - oltre quattrocento punti - tra i due paesi se non tirando in ballo la speculazione (Foto:
Le conclusioni di questo studio si avvicinano molto a quelle di un'analisi effettuata a luglio dal Centro studi di Confindustria, secondo cui lo spread tra i titoli dei due paesi dovrebbe - in situazione normali di mercato - attestarsi tra i 160 e i 170 punti base. Il peso della speculazione era stato stimato dalla Confindustria in una maggiore fattura per interessipari a 12,4 miliardi a carico del bilancio pubblico, oltre ad un aumento nei tassi di interesse che aumenteranno la fattura bancaria delle famiglie per 12,1 e di 23,7 miliardi per le imprese. La speculazione ha pure causato una riduzione del PIL pari allo 0,9% e la perdita di quasi 150.000 posti di lavoro. Ci siamo chiesti invece come mai nei paesi dell'Europa del Nord sostanzialmente si disinteressano della speculazione e dei problemi dello spread che attanagliano i paesi del Sud dell'Europa? Forse perché godono di un grande vantaggio competitivo nei confronti degli altri?

Secondo la Banca centrale europea, se un'impresa spagnola richiede un prestito di un milione di euro per una durata di cinque anni, pagherà in media un tasso di interesse medio del 6,5%. Le imprese italiane non se la passano meglio, perché il loro tasso medio è del 6,24%. Solo per fare un paragone, le imprese tedesche pagano in media molto meno - il 4,04% -, un'incollatura sotto le aziende francesi - che pagano un tasso medio del 4,1%. Detto in altri termini, le imprese tedesche pagano il 40% - circa - di oneri finanziari in meno di quelle spagnole. Francamente troppo. E in gran parte queste differenze sono determinate dall'attacco speculativo al debito pubblico di alcuni paesi.

domenica 2 settembre 2012

Uno zaino a spalla e tanta voglia di camminare per combattere l'inquinamento ambientale.

Davvero un progetto molto interessante quello contro l'inquinamento delle città. Uno zaino in spalla e tanta voglia di camminare. Ne sono convinti gli scienziati della Csp - Innovazione nelle Ict, l'organismo di ricerca con sede a Torino che svolge attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale.Dalla collaborazione dell'istituto piemontese con l'Università di Roma La Sapienza, la Fondazione Isi, il centro di ricerca tedesco L3s e l'University College di Londra, è nato Sensorbox, un sofisticato congegno a energia solare che consente di misurare l'inquinamento atmosferico. Legato ad uno zaino da scuola o da passeggio, Sensorbox permette di rilevare dati relativi alla temperatura dell'aria, all'umidità, alla concentrazione di anidride carbonica, di ozono e di azoto. Uno smartphone o un tablet collegato permettono poi di visualizzare in tempo reale, tramite sistema Android, le informazioni raccolte.

L'iniziativa fa parte del progetto Everyaware (Enhace environmental Awareness through Social Information Technologies) e sta per aprire la fase di sperimentazione con il reclutamento, partito in questi giorni, di volontari disposti a camminare per le città con lo zaino in spalla.
L'obiettivo è utilizzare il cittadino per aumentarne la consapevolezza ambientale attraverso l'uso di tecnologie di informazione sociale e  verificare se, man mano che il soggetto procede con le misurazioni, la sua percezione della qualità dell'aria si avvicina a quella effettivamente esistente.
Al termine della sperimentazione - ha spiegato il responsabile del progetto Everyaware della Fondazione Isi, Vittorio Loreto - sarà possibile mettere a punto una mappatura molto precisa dei dati ambientali ottenuti.

sabato 1 settembre 2012

Crisi Economica 2012: turismo in crisi e reclami nelle varie localita' balneari.

Purtroppo le vacanze sono finite, ognuno ritorna nella propria citta' ed al proprio lavoro, e gia' la Federconsumatori ha fatto una stima dei flussi turistici, registrando nei primi otto mesi del 2012 un tracollo delle presenze. Basti pensare che nella stagione estiva appena il 34% degli italiani è andato in vacanza - e una parallela impennata dei reclami.
Ce lo confermava anche Federalberghi all'inizio di agosto - come riportava Prestiti -, che per l'estate del 2012 prevedeva un calo del 22% (15,3 miliardi) di clienti rispetto all'anno passato.Per quanto riguarda i reclami, tornando all'analisi di Federconsumatori, l'associazione e lo sportello nazionale 'S.O.S. Turista' hanno ricevuto, dall'inizio dell'anno ad oggi, richieste di aiuto relative al turismo da parte di 6.500 cittadini.

A creare maggiori problemi sono stati i "pacchetti tutto compreso" (43% dei casi) non tanto per la qualità del servizio, quanto per eventi eccezionali o calamità di fronte alle quali il cittadino chiede di poter rinunciare al viaggio acquistato senza pagamento di penale.
 L'11% dei reclami riguarda alberghi, agenzie di viaggio, campeggi e appartamenti in affitto mentre il 10% del totale è relativo a transazioni online per l'acquisto di servizi (queste ultime sono in forte aumento rispetto agli anni precedenti: ormai quasi una prenotazione su 2 viene effettuata online). Il restante 34% riguarda i trasporti, in particolare i vettori aerei.

Crisi Economica 2012. Sara' molto lenta sui mercati emergenti.

Torniamo ancora a parlare, purtroppo di crisi economica e del suo evolversi con il passar del tempo. Passerà ma la ripresa dell'economica e la crescita dei mercati, soprattutto quelli emergenti, sarà lenta. Questo il giudizio dato dall'agenzia di rating Moody's, che di fatto mette in guardia l'economia mondiale e gli investitori. Ma qual è il problema di fondo?
Nel nuovo report redatto dalla già citata agenzia dal titolo "Update to the global macro-risk outlook 2012-2013: euro area debt crisis continues to pose the greatest risk", si evince come i rischi al ribasso per il recupero dell'economia mondiale siano aumentati, cosa che di fatto porterà ad una crescita dei mercati emergenti più lenta del previsto. Dunque, un segno più per il 2012 decisamente inferiore rispetto a quanto fatto registrare già nel 2011 e ancor prima nel 2010: "Stiamo rivedendo al ribasso le stime per i grandi mercati emergenti, in cui l'indebolimento del contesto esterno e il contemporaneo rallentamento della domanda interna stanno causando un rallentamento della crescita - le parole di Elena Duggar, credit officer for sovereign risk di Moody's - riteniamo che il rallentamento nelle economie avanzate e la volatilità dei flussi di capitali limiteranno la crescita dei paesi emergenti".

Secondo l'agenzia i rischi maggiori sono rappresentati anche dalla contrazione del credito e, di conseguenza, dal brusco rallentamento di economie come quella cinese, indiana e del Brasile. Discorso diverso, invece, per i paesi del G20, per i quali è previsto un modesto recupero: +2,8% nel 2012 e 3,4% nel 2013, rispetto al 3,2% (2011) e del 4,6% (2010) precedenti.