giovedì 13 dicembre 2012

Lo Spread. La sua situazione secondo la banca d' Italia.

Secondo uno studio pubblicato dalla Banca d'Italia, lo spread "naturale" tra i titoli di stato italiani e tedeschi dovrebbe essere solo di duecento punti. L'insieme dei dati macroeconomici e fiscali dei due paesi non giustifica il presente divario - oltre quattrocento punti - tra i due paesi se non tirando in ballo la speculazione. Le conclusioni di questo studio si avvicinano molto a quelle di un'analisi effettuata a luglio dal Centro studi di Confindustria, secondo cui lo spread tra i titoli dei due paesi dovrebbe - in situazione normali di mercato - attestarsi tra i 160 e i 170 punti base.

Il peso della speculazione era stato stimato dalla Confindustria in una maggiore fattura per interessi pari a 12,4 miliardi a carico del bilancio pubblico, oltre ad un aumento nei tassi di interesse che aumenteranno la fattura bancaria delle famiglie per 12,1 e di 23,7 miliardi per le imprese. La speculazione ha pure causato una riduzione del PIL pari allo 0,9% e la perdita di quasi 150.000 posti di lavoro, insomma una situazione a dir poco, non piacevole, che durante il governo Montiniano a toccato soglie altissime, da far preoccupare l'economia Italiana.

sabato 24 novembre 2012

Cronaca: il videopoker tradisce anche la polizia.

Purtroppo la febbre delle slot machine tradisce anche i militari e li fa finire nei guai. E' successo a Bergamo. Su di loro è stata aperta un'inchiesta per abbandono di servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato. Secondo alcune verifiche i polizziotti durante il loro servizio di pattuglia si fermavano nei locali dove erano in funzione i videopoker e si intrattenevano per circa due ore, a far si che la fortuna bussasse alla loro porta.Da quando dichiara la magistratura, che ha tirato su l'inchiesta i polizziotti avrebbero giocato alle slot durante l'orario di lavoro per 9 volte, da quando emerge dalle telecamere dei locali a circuito chiuso.

Senza nessun pregiudizio, di quanto avrebbero potuto pensare gli altri, avventori delle sale giochi in cui s'imboscavano e intrattenendosi per un periodo decisamente più lungo della sacrosanta pausa caffè.
    Otto poliziotti della questura e tre militari del primo reggimento trasporti autieri di stanza a Bellinzaga Novarese, aggregati per le cosiddette pattuglie miste, sono finiti indagati per abbandono di servizio e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Addirittura in un caso, nelle due sale giochi si sono ritrovati a giocare gli equipaggi di entrambe le pattuglie in servizio in quel momento a Bergamo. E' accaduto il 15 ottobre scorso per un lasso di tempo minimo, un quarto d'ora, dalle 19,45 alle 20.15 minuti in cui il servizio di vigilanza da parte della polizia in città è risultato praticamente sospeso per “impegni ludici”.
Come detto, sono 11 i poliziotti ora indagati. Per quattro di loro, la cui posizione è stata ritenuta più grave, è già scatta la misura del divieto di dimora a Bergamo: non possono nemmeno più lavorarci.

giovedì 15 novembre 2012

ah ah ah che puzza ... !!! Le scorregge di Frank Matano . . .


In questo post voglio farvi vedere un video che vi fara' scompisciare dalle risate, ve lo giuro, non resisterete. E' il mitico Frank Matano, che con un'applicazione dell'iPhone, che simula il rumore delle curegge. In un parco pubblico, in mezzo alla gente, mentre passano due poliziotti e addirittura su una panchina in mezzo a tre vecchini.

domenica 11 novembre 2012

Cronaca: "Quando arrivera' il furore del popolo saranno cazzi amari". Il plico minaccioso per la figlia del Ministro Fornero.

La notizia fa riferimento al 10 novembre e precisamente ieri mattina, dal quotidiano Torinese la Repubblica. Dove una busta gialla e senza mittente e' stata fatta  recapitare all'universita' di Torino, a Silvia Deaglio, la figlia del Ministro Fornero e del giornalista ed economista Mario Deaglio. La giovae 38enne, lavora all'universita' di Torino come insegnante ed assistente genetista. Una busta di minaccia, con un francobollo francese, dove i Carabinieri stanno indagando su quando accaduto. All'interno della busta un foglio bianco in formato A4, su cui incollato una foto del Presidente del Consiglio Mario Monti e del Ministro Fornero, con una scritta: "Quando arrivera' il furore del popolo saranno cazzi amari". Per ora il plico e' stato sequestrato ed inviato alla sezione scentifica dell'Arma per le prie analisi da effettuare. Un segnale forte per lo Stato, dove fa capire che la gente e' stanca di tutta questa Burocrazia senza una retta via.

domenica 4 novembre 2012

iStella, come iGoogle, il nuovo motore di ricerca Italiano.

In realtà proprio di sfida non si tratta, visto che iStella non vuole certo sostituirsi a Google, ma rappresentare il motore di ricerca di riferimento per l'Italia. L'idea non è male, visto che accanto a Google nel mondo si sono fatti spazio diverse motori di ricerca nazionali che si specializzano nelle ricerche effettuate in un singolo paese.  Dietro questa idea c'è Renato Soru, che nel 2009 è ritornato in Tiscali e ha capito che vendere collegamenti ad Internet non può rappresentare più il core business della sua azienda - troppa concorrenza. E così si è messo a creare applicazioni come Streamago - un servizio che consente di mandare in diretta sul web qualsiasi evento -, o Indoona - un social network che ingloba alcune funzionalità di Twitter e permette di telefonare gratis.

Il progetto più interessante è però il motore di ricerca, viste le potenzialità nella generazione di redditi e il fatto che non c'è un concorrente. La sfida italiana a Google dovrebbe partire nel mese di novembre, partendo da tre miliardi di pagine. E poi gli archivi di organizzazioni che oggi non sono in rete. 
Tutti potranno contribuire a iStella. Il motore punta ad avere qualche differenza rispetto al gigante statunitense. Ce le spiega lo stesso Renato Soru: "Primo, tutti possono partecipare aggiungendo documenti. Secondo, nessuno viene tracciato quando effettua delle ricerche. Terzo, i risultati delle ricerche saranno obiettivi e non profilati in basi ai nostri precedenti comportamenti. Quarto, la popolarità non è tutto, se uno cerca Dante Alighieri e per qualche motivo una pizzeria Dante Alighieri ha molto successo, da noi troverete sempre primo l'omonimo Istituto. Quinto, i tre miliardi di pagine che scarichiamo, saranno gratis a disposizione di chiunque voglia fare studi sul web italiano".
Manca solo la data di inizio, un giorno di novembre. Poi, se iStella dovesse andare bene, cancellate i titoli precedenti e questo film chiamatelo pure "I cavalieri che rifecero l'impresa".

sabato 20 ottobre 2012

Politica: i sindacati contro Monti. Tutti in piazza.

La Cgil ha portato in piazza il popolo dei lavoratori, contro gli esperti di un governo che finora non ha soddisfatto: "Non c'era bisogno di mettere dei professori al governo - le parole del segretario Susanna Camusso - per fare così non c'era bisogno... Torneremo in piazza il 14 novembre, con tutto il sindacato europeo". Da piazza San Giovanni a Roma, le polemiche al governo, in particolare alla legge di stabilità, si susseguono. Riavvicinamento tra Cgil e Fiom, con il sostegno di Pierluigi Bersani, Antonio Di Pietro e Nichi Vendola.
La Camusso ha proseguito: "La politica del rigore e dell'austerità non solo è fallita ma è la grande colpevole delle difficoltà di questo paese - le sue parole - si è scelto di investire nella finanza invece che nella produzione e nell'industria. La responsabilità è dei governi che negli anni hanno guardato da un'altra parte e di chi nega e che dice che non debba esserci un intervento pubblico" Ovviamente non sono mancate le polemiche; il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: "Quale manifestazione? Non ho visto nessuno, non me ne sono accorto...". "E chi è Bonanni? Chi si è accorto che c'è Bonanni in questo Paese?", ha replicato Landini, leader della Fiom.

A favore della piazza il segretario Pd, Pierluigi Bersani: "La Cgil ha buone ragioni di essere in piazza - le sue parole - Io quando sento obiezioni rispetto al fatto che si vada in piazza non sono d'accordo".
Nichi Vendola: " Non è un caso se oggi e domani ho scelto per la campagna per le primarie di essere in Sardegna: è uno dei simboli drammatici in cui versa il mondo del lavoro nel nostro Paese. E' anche il mio modo  simbolico per aderire e per sostenere le mille ragioni che hanno portato oggi la Cgil in piazza a Roma",
Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera: "E' giusto scendere in piazza. Siamo seriamente in un momento di grande difficoltà. Questo è l'anno peggiore, manifestazioni anche come queste non sorprendono e devono essere considerate con grande attenzione".

venerdì 5 ottobre 2012

Crisi Economica: da una statistica del FMI, usciremo dalla crisi nel 2018.

Fino a ieri Olivier Blanchard, all'economia mondiale occorreranno 10 anni per uscire dalla crisi finanziaria inizia sta pubblicata sul sito internet ungherese Portfolio.hu. Blanchard ha chiarito che ancora non si tratta di un "decennio perso" come quello che ha caratterizzato il Giappone dall'inizio degli anni '90, ma ha sottolineato che per ritornare ai livelli pre-crisi l'economia mondiale avrà bisogno di almeno un decennio.Appuntamento rinviato al 2018 quindi per l'uscita dal pantano della crisi, a dispetto delle previsioni più ottimiste che prevedono già per il 2013 il ritorno dell'economia mondiale su un sentiero di crescita.

Blanchard ha aggiunto che per la risoluzione dei problemi europei la Germania dovrà accettare un maggiore livello di inflazione: l'aggiustamento nell'Eurozona richiederà una diminuzione dei prezzi nei Paesi meridionali più indebitati e un aumento nelle altre nazioni, che vedrebbero così salire il loro tasso d'inflazione oltre il 2 per cento. Le condizioni della domanda e il mandato di controllo della stabilità dei prezzi della Bce sarebbero tuttavia sufficienti ad assicurare contro il rischio di assistere a un fenomeno di iperinflazione come quello sperimentato dalla Germania negli anni '20.A preoccupare Blanchard non è solo l'Europa. Gli Stati Uniti - ha spiegato - devono fare fronte a un rilevante problema fiscale, mentre la Cina ha una crescita inferiore rispetto agli anni precedenti. Nonostante questo l'economista non prevede una frenata troppo brusca per l'economia di Pechino.