mercoledì 19 settembre 2012

Politica e cancellazione degli scatti: ecco a quando possono arrivare gli stipendi a Palazzo Madama.

Dipendenti del Senato pronti a tutto pur di difendere gli scatti di anzianità. Si teme infatti che vengano aboliti, cosa accaduta agli statali già 20 anni fa. Ma non a chi lavora a Palazzo Madama, che mediamente riesce persino a quintuplicare lo stipendio, prendendo 149.300 euro, il quadruplo di un dipendente dello Stato. Fu Craxi, nel 1984, a iniziare l'opera di abolizione degli scatti; Amato completò l'opera con il Decreto legislativo n. 29 del 3 febbraio '93. Sono rimasti soltanto quelli per chi lavora nella scuola (ma il primo scatto, dopo due anni, è stato abolito).

In Senato, come detto, è rimasto lo scatto: così, in 40 anni, lo stipendio annuo lordo di un "assistente parlamentare", il livello più basso, quello dei commessi, può crescere da 38.059 a 159.729 euro moltiplicandosi per 4,2 volte. Quello dei coadiutori da 46.678 a 192.446. Quello dei segretari da 56.766 a 255.549. Quello degli stenografi da 67.390 a 287.422. Ma il top della progressione spetta ai consiglieri parlamentari, la cui retribuzione può passare da 85.415 a 417.037 euro, lievitando di quasi cinque volte. Dati delle buste paga del 2008.
Oggi pomeriggio, per difendere questi privilegi, i dipendenti si ritroveranno all'assemblea organizzata dalla Cgil. I lavoratori di Palazzo Madama sono davvero disposti ad alzare le barricate per continuare a guadagnare quello che nessuno dei comuni mortali probabilmente riuscirà a vedere mai?

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