domenica 15 aprile 2012

SANITA': SI CHIAMA WIN CHE CURERA' I PAZIENTI DA CASA CON UNA TECNOLOGIA SENZA FILI PER ABBATTERE I COSTI DELLA SANITA'.

Il dispositivo ideato da un gruppo di studenti dell'Università Sant'Anna di Pisa permette di curare i pazienti da casa invece che in ospedale. Il risparmio è su tutti i fronti.
La cura per abbattere i costi della sanità è senza fili.  Dall'iniziativa di un gruppo studenti dell'Università Sant'Anna di Pisa è nata Win, Wireless Integrated Network, la start up che ha messo a punto un sistema di sensori per monitorare i pazienti a distanza o a casa invece che in ospedale.
Dal 2009, anno in cui è nata Win, i sette soci fondatori (cinque ricercatori e due manager) hanno già conquistato 15mila aziende sanitarie italiane. Nel 2011 sono arrivati a fatturare circa 700mila euro, il triplo dei dodici mesi precedenti.
 "Il nostro dispositivo è molto semplice e leggero - ha dichiarato Antonio Mazzeo, presidente di Win -  ha le dimensioni di un blackberry e permette di misurare la temperatura, il sangue, tutto senza fili. Basta indossarlo e, grazie ai sensori posizionati in punti specifici del corpo, i dati vengono inviati ad un sistema centrale dove il medico può visualizzarli e monitore da remoto, in modo rapido, la situazione clinica del paziente. La semplicità di utilizzo è pensata anche per le persone anziane. Si attiva schiacciando un semplice tasto ON e lui parte misurando e inviando i dati".

Da settembre ad oggi sono numerose le Asl italiane che hanno adottato questo servizio, che permette di ridurre i costi delle prestazioni sanitarie.

"Il risparmio deriva da due fattori: primo permette di anticipare il passaggio da reparti a più alta intensità di cura, quelli di terapia intensiva, a quelli inferiori, di medicina generale. Oppure anticipa il transito del paziente dai reparti di medicina generale a casa. Abbiamo già calcolato che solo dalla riduzione del passaggio degli infermieri in corsia si ottiene un risparmio di 110mila euro l'anno. Questo vale per un reparto di 24 posti letto. Tenendo conto che il sistema Win ha un costo di 65mila euro, vuol dire che in meno di un anno si ammortizza l'investimento".

Dopo aver convinto le aziende italiane, il team di Mazzeo punta al mercato estero.

"Siamo già stati contattati  dalla Libia e invitati alla Conferenza mondiale sulla povertà proprio perché un dispositivo come questo può aiutare paesi in via di sviluppo permettendo di fare analisi specialistiche in loco, ma farle monitorare da esperti internazionali". 

0 commenti:

Posta un commento