lunedì 9 gennaio 2012

SALUTE E BENESSERE: LA TIMIDEZZA, PICCOLI TRUCCHI COME VINCERLA !

Parlare spesso in pubblico mette a disagio molte persone. E infatti nel classico invito "Discorso! Discorso! Discorso!" rivolto ad un festeggiato da una folta schiera di amici e conoscenti c'e' il piu' bonario gusto per l'imbarazzo dell'oratore che un reale desiderio di sentirne le parole. Per alcuni, pero', i momenti di imbarazzo si presentano in occasione del tutto ordinarie: fare un reclamo, lasciare un messaggio in segreteria telefonica o chiedere un prezzo o un'indicazione stradale. Sono i timidi: per loro anche esprimere il proprio parere puo' essere un problema e per questo e' facile che vengano considerati degli introversi. In realta' le cose sono un po' piu' complesse: l'introverso ama la solitudine, ma non teme il confronto con gli altri, mentre il timido il piu' delle volte sente il bisogno del contatto sociale, vorrebbe stare in compagnia, ma teme di non essere in grado di gestire i rapporti. Non a caso, se si trova in una cerchia ristretta di persone fidate, il timido spesso non ha affatto quel comportamento chiuso che in altre situazioni rischia magari di farlo passare per un musone o un superbo. Questo timore si esprime a livello fisico sotto forma di tensione muscolare, accellerazione del battito cardiaco o del ben noto rossore al viso, mentre a livello psicologico l'ansia finisce per creare un po' di confusione e di "vuoto" in testa, tanto che spesso, una volta passata la situazione che gli ha provocato l'imbarazzo, il timido si ritrova a rimurginare sulle risposte e sulle cose che avrebbe potuto o voluto dire, ma che sul momento non riusciva a trovare nella propria mente.  In realta' questo "vuoto" e' in buona parte dovuto al fatto che la persona timida finisce per concentrare tutta l'attenzione su di se' e sulla preoccupazione di che cosa potrebbe pensare l'interlocutore di cio' che dira' e di cio' che sta pensando. Si chiama automatico tentativo di difesa della propria privacy emotiva lo porta a cercare di evitare il contatto con lo sguardo. Ed e' proprio questo comportamento a rivelare che sta prendendo sempre piu' piede uno stato di insicurezza. Ci sono dei piccoli trucchi per poter superare questi momenti di timidezza. Gli psicologi dicono che la prima cosa e' sdrammatizzare il problema ed imparare ad accettarsi: a parte alcuni casi estremi, nell'essere timidi non c'e' nulla di patologico. Infine volevo concludere col dirvi che commentando questo post, con una mia vecchia amica Viola Dante, la quale vi invito a conoscere il suo blog, salute e benessere, ci siamo ritrovati a parlare delle balbuzie, un problema che influisce sulla timidezza, ma sopratutto affligge molto l'individuo che ha causa di questi sintomi, porta il soggetto affetto da balbuzie, ha rinchiudersi in se stesso. Un problema che per grandi e piccoli porta  un'aria di sofferenza, un disordine del ritmo della parola. Un post molto interessante, quello di Viola sulle balbuzie, dove davvero per chi ha un amico, un parente o un conoscente affetto da questo malessere, forse chissa' . . . potrebbe risolvergli il problema, solo facendogli leggere questo articolo, dove sono descritte le sue cause, i sintomi, ma principalmente le sue cure: Clicca qui, per leggere il post di Viola Dante sulle balbuzie, le sue cause, sintomi e le sue cure.

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